Gli uomini dimostrano una minore attenzione alle regole, con il 57,1% che commette infrazioni alla guida, mentre la percentuale scende al 47,2% per le donne.
Mentre il dibattito sulle città a 30 km/h occupa giornali e tv e gli autovelox cadono come mosche per mano del terribile Fleximan, entra sulla scena in modo dirompente un’indagine commissionata da Facile.it e Assicurazione.it agli istituti mUp Research e Norstat.
Lo studio ha rivelato dati inquietanti: oltre 10,5 milioni di automobilisti (equivalenti al 27,1% del campione) hanno ammesso di non rispettare i limiti di velocità. Una cattiva abitudine diffusa, soprattutto tra i giovani, con una percentuale che arriva al 31% per chi ha tra 18 e 24 anni e al 37,3% per chi ha tra 25 e 34 anni.
Gli uomini risultano essere più spericolati delle donne in termini di velocità (35,3% rispetto a 18,8%); a livello territoriale, la percentuale di coloro che non rispettano i limiti arriva al 40% circa nelle regioni del Nord Est. Gli uomini sono i meno attenti alle regole, con addirittura il 57,1% che commette infrazioni alla guida, mentre la percentuale scende al 47,2% per le donne.
Dal punto di vista dell’età, gli automobilisti tra i 35 e i 44 anni sono quelli più spericolati, in quanto oltre il 65% ha dichiarato di non rispettare completamente il Codice della Strada.
Questi comportamenti scorretti spesso si trasformano in vere e proprie tragedie, come dimostrano i dati ufficiali: solo nel primo semestre dell’anno scorso, si sono verificati 437 incidenti stradali al giorno, con 7,6 morti e 588 feriti. Quali sono le cattive abitudini più diffuse alla guida? Dopo l’eccesso di velocità, al secondo posto c’è l’uso del cellulare durante la guida, che è stato segnalato da quasi 9,5 milioni di italiani (24,1%).
Ancora troppi, più di 5,5 milioni, non indossano la cintura di sicurezza quando sono in auto. A livello territoriale, questa cattiva abitudine è diffusa soprattutto al Sud e nelle Isole, dove la percentuale di coloro che non utilizzano i sistemi di sicurezza arriva quasi al 23%. Un’altra cattiva abitudine, forse meno pericolosa ma comunque deprecabile, è il parcheggio selvaggio; più di 4 milioni di automobilisti (10,6%) hanno ammesso di parcheggiare in aree vietate, soprattutto gli uomini (12,4%), soprattutto nelle regioni del Nord Est.